Boyd Rice
Boyd Rice, è uno dei più folli “puzzle culturali” che siano mai apparsi sulla scena contemporanea. Un aggregato di riferimenti artistici, musicali, storici e sociali che si negano beatamente a vicenda, provocando uno effetto straniante e divertito.
Il nostro è forse un muscista? Un artista? Un fotografo?
Difficile venirne a capo anche provando a valutare con dettaglio le produzioni della sua etichetta, la “NON” (come dire, una negazione programmatica) impegnata nella produzione di film, dischi, videoclip e tutte queste cose insieme.
A nulla serve poi osservare le immagini che lo ritraggono, Boyd Rice si mostra all’obbiettivo con indosso una divisa di pelle nera a mò di S.S. salvo poi scoprire che è il massimo collezionista di Barbie del mondo, lo vediamo celebrare una messa nera sul corpo nudo di una ragazza per la chiesa satanica di Anton Szandor LaVey per poi venire a sapere che ha aperto il Tiiki Boyd's, un locale dall’appeal esotico e vintage che si rifà al Tiki, uno stile posticcio è deliziosamente kitsch anni trenta.
Ecco perchè come dice qualcuno «il sospetto che sia tutta una provocazione c’è sempre», e allora osserviamo la sua produzione con occhio diverso, in primis il Black Album (1981) ricco di suoni assurdi e rumori e ancora litanie e giaculatorie biascicate su melodie pop sempre pronte a trasformarsi in qualcos’altro.
E che dire della “candida” amicizia con Charles Manson?
Boyd Rice difenderà l’amico fino all’assurdo, salvo poi andare a predicare alle trasmissioni radio della “Church Of God”, tra le chiese più fondamentaliste d’America, per poi negare successivamente l’esistenza del Diavolo e dell’inferno…
Tutti lì allora, a scatenarsi sui riferimenti esoterici nell’opera di Boyd Rice: il Graal, i Templari, il gotico medioevale, ma poi cosa diventa tutto ciò se commistionato alla Polinesia, ai gonnellini di paglia e ai cocktail a base di rum?
Insomma cosa c’entra tutto questo con Boyd Rice?
Chi è Boyd Rice?
Cercando Boyd Rice su youtube è facile imbattersi nel termine “prank”, un termine che nel linguaggio comune significa scherzo.
C’era da aspettarselo.
C’era da aspettarselo? Sarà uno scherzo, come dicono, ma è uno scherzo che dura da trent'anni e peccato poi che ci siano tante menti deboli che invece ci credono e ne fanno una fede da seguire, da emulare.
Lo scherzo è bello quando dura poco, dicevano i saggi avi. Che si sveli, allora. E' ora.
La fine del mondo - Boyd Rice: La fine del mondo non arriva mai improvvisa e senza avvertimenti. Immaginare che avvenga così significa essere ingannati da una concezione popolare sbagliata, e, quindi, essere incapaci di cogliere il disegno generale. La fine del mondo è un processo che si sviluppa. Comincia lentamente, impercettibilmente, e sboccia non visto proprio in mezzo a noi, finché non ha ingolfato tutto ciò che c'è e nessuno sfugge alla sua presa.
Tutto quello che l'umanità considera grande e potente non è altro che un male per tutto ciò che è in vita e deve cessare perché la vita continui. Ciò che l'uomo moderno ha venerato come grande e nobile non è che afflizione. Tutto ciò che in apparenza ha garantito libertà al genere umano, ha di fatto impartito la sua schivizzazione, azzoppava e danneggiava dal di dentro mentre esternamente sventolava bandiere di liberazione. Il corpo dell'umanità è stato avvelenato ed anche mentre lotta per raggiungere nuovi orizzonti e per progredire costantemente, il rigor mortis ha preceduto l'arrivo della morte stessa, e le vite degli uomini sono trascinate con lui nella tomba.Cerca ora quei gesti che hanno gettato per l'umanità i semi della morte e che mietono per te l'abbondanza della vita.
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